Mostro a chi?

Racconti e Articoli di Viaggio

Reportage: Tiger Shark Italian expedition Bahamas 10-17 novembre 2012. Considerando che non sono uno scrittore, vi racconterò di lunghi preparativi, di vento, di salsedine, di barche, di oceano, di squali... a centinaia, di Giovanni Rossi Filangieri (giovanni.filangieri@tin.it)

Mostro a chi?

Quando mi è stato proposto da Sergio Riccardo di partecipare a questa spedizione stavo affrontando uno dei periodi più difficili e dolorosi della mia vita e non sapevo davvero se, poi, alla fine ce l'avrei fatta ad esserci. E' stata una scommessa con la vita e con me stesso. Fatto sta che, dopo un intero anno di difficoltà e aspettative, di dubbi e di speranze, mi sono trovato, come di colpo, di fronte all'oggetto dei miei desideri.

E' una calda sera agitata dal vento e sono nella rada di Lake Park in Florida, su un pontile mobile ad ammirare la SHEAR WATER, uno splendido Hatteras di 65 piedi perfettamente adattato alle immersioni con gli squali, che dondola dolcemente sull'acqua. Una linea superba, le foto di due grandi squali, un tigre ed un martello, riprodotte alla perfezione ai lati, il quadrato di poppa ingombro di bombole di alluminio ordinate nelle rastrelliere.



L'avevo vista tante volte sul web ed ora che l'avevo davanti mi sembrava impossibile. E' il 9 novembre, il giorno prima dell'imbarco per la spedizione con Jim Abernethy sui banchi delle isole Bahamas; obbiettivo: squali, in particolare Squali Tigre e Sphyrna Mokarran, il grande squalo martello.

Il meteo non è favorevole. Il cielo è sereno, ma c'è vento da nord est in ulteriore rinforzo con presagi di mare in burrasca. Le palme piegate dal vento e quel rumore metallico dovuto alle sollecitazioni del sartiame, tipico di quando in porto il mare non è fermo, ci dicono che le previsioni non sbagliano. E' da poco passato l'uragano Sandy che ha colpito la Giamaica, Cuba, le Bahamas, Haiti, la Repubblica Dominicana e la costa orientale degli Stati Uniti, morendo poi nella zona a sud della Regione dei Grandi Laghi. Ogni considerazione è rimandata al giorno seguente, ma più di uno ha il timore che la partenza possa essere rimandata.

Reperita una sistemazione a buon mercato, ceniamo in un posto che è un simpatico incrocio tra un pub, un club di biliardo ed un Karaoke bar. La birra scorre a fiumi e, tra partite di freccette e pool palla nove, si esibiscono in melense canzoni country personaggi davvero pittoreschi ed in evidente stato di ebrezza. Indosso il grande tovagliolo nero a mo' di bandana sulla fronte e mi atteggio a "cacciatore di squali".

Jim deve essere molto popolare qui, perché non appena si sparge la voce di una spedizione italiana in partenza per le Bahamas si crea un capannello di curiosi attorno al nostro tavolo; una ragazza entusiasta ci racconta di essere da poco tornata da un tour breve sulla DEEP OBSESSION, l'altra barca di Jim, identica alla Shear Water ma più piccola. continua "Mostro a chi?" (Pubblicato il 22 febbraio 2013) - Letture Totali 98 volte - Torna indietro



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