Cornovaglia, l'Inghilterra che non ti aspetti
Cornovaglia, l'Inghilterra che non ti aspetti, di Alberto Gregori
Sito o fonte Web: digilander.libero.it/albertoviaggi
Agosto 2006. Windsor, Salisbury, Stonehenge e Stourhead Garden, regno di castelli, di splendidi e lussuosi palazzi abitati da secoli da re, regine e duca, di cittadine curatissime ed ordinate, di panorami costieri mozzafiato, di paesaggi verdi, pascoli infiniti e brughiere spazzate dal vento. Dai sobborghi densamente popolati di Londra agli spazi infiniti e desolati dell’Exmoor. Dal calore della gente della Cornovaglia e delle campagne, ai freddi abitanti della City. Un’Inghilterra sorprendente, con tanti, tantissimi luoghi da visitare che in una settimana possono solo essere sfiorati. Una storia millenaria, dal 3000 ac fino ai giorni nostri, un Paese in continua evoluzione, dove la tradizione si unisce sapientemente al progresso.
Un difetto, le sue strade: intasate le autostrade, strette, tortuose e trafficate le provinciali. Fortunatamente, basta scendere dall’auto per rilassarsi subito e dimenticare lo stress del traffico: nelle tranquille cittadine, nelle sterminate brughiere o percorrendo le infinite passeggiate costiere, dove i sentieri separano paesaggi da alta montagna a spiagge bianche dalla bellezza quasi caraibica. Subito al primo impatto capiamo ciò che ci sarebbe aspettato per 7 giorni sulle strade inglesi: trafficatissime, dalle autostrade alle strette stradine della Cornovaglia. E così, usciti da Luton, ci siamo accodati alla lunga fila di auto che percorreva la M1 in direzione sud, procedendo a singhiozzo. Nulla in confronto a quello che ci aspettava all’uscita di WINDSOR: un’ora per percorrere 300 metri a causa di un incidente.
Lo stress da traffico viene immediatamente dimenticato appena arrivati: infatti nella cittadina di Windsor, nonostante sia molto frequentata dai turisti, si respira una certa pace e tranquillità percorrendo le caratteristiche stradine affacciate sul Tamigi dove sembra di essere tornati nel medioevo. Ci incamminiamo subito verso l’imperdibile e imponente Windsor Castle, la più grande e antica fortezza ancora abitata del mondo, dove la famiglia reale trascorre ancora buona parte delle vacanze. Il costo d’ingresso è da capogiro (£ 13,50), fortunatamente sarà l’unico luogo che visiteremo che non è incluso nella nostra tesserina GB Heritage Pass (7gg € 58) che permette di accedere a quasi tutti i palazzi, castelli, siti archeologici in Gran Bretagna, risparmiando non poco.
Acquistato il biglietto (poca fila) e passati i metal-detector, ci incamminiamo verso la St George’s Chapel, imponente chiesa gotica utilizzata come Mausoleo Reale, dove si trova tra le altre la tomba della Regina Madre. L’interno è davvero appariscente, con la lunga navata e la Royal Vault, la volta reale dove si trovano alcuni sepolcri. Prima di uscire si passa dalla Albert Memorial Chapel, una cappella sfarzosa e decorata nei minimi particolari. Ci dirigiamo quindi verso gli Appartamenti Reali; per visitarli, all’entrata ci sono due file: una, priva di coda, permette di accedere esclusivamente agli appartamenti, mentre l’altra prevede una fila di 40 minuti e accede prima alla Queen Mary’s Doll’s House, la casa delle bambole. Salutiamo le bambole da fuori e optiamo per la sola visita degli Appartamenti Visitandoli, si intuisce il grande potere e la ricchezza della Monarchia Britannica nel corso dei secoli, forse senza eguali.
Si passa dalla George’s Hall, utilizzata per i ricevimenti ufficiali, alle stanze più intime dei reali, passeggiando sempre con grande stupore e ammirazione per gli eleganti saloni che si attraversano. All’uscita degli Appartamenti ci si trova di fronte alla facciata del Castello con una stupenda vista d’insieme di tutta la residenza e i suoi giardini infiniti, attraversati dalla Long Walk, passeggiata di 3 miglia. Dal centro di Windsor, oltrepassando il ponte pedonale sul Tamigi, si accede all’adiacente cittadina di Eton, famosa per il suo college. Torniamo in auto e attraversiamo la regione del Wiltshire; le strade tendono a diventare più strette, ma il traffico è sempre sostenuto, anche se le code sono sparite. Arriviamo nel tardo pomeriggio a Salisbury. Qui abbiamo il primo impatto con i B&B inglesi: tutti caratterizzati da un grande senso di cordialità unita a discrezione nonostante la contenuta dimensione delle strutture e la condivisione di alcuni locali. continua "Cornovaglia, l'Inghilterra che non ti aspetti" (Pubblicato il 27 novembre 2009) -
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