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Miniguida alle riserve indiane

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Questa miniguida alle riserve indiane è stata scritta da Raffaella Milandri (raffaellamilandri@gmail.com)

Miniguida alle riserve indiane

Miniguida alle riserve indiane di Raffaella Milandri
Sono Raffaella Milandri, viaggiatrice in solitaria, scrittrice e fotografa, e sento doveroso raccogliere alcuni consigli che sono orientati più al viaggiatore che al turista, a colui o colei che intende il viaggio come esperienza di vita e full immersion in una realtà molto diversa dalla nostra.

Una riserva indiana, pur se incastonata negli Stati Uniti, è un paese a sé stante, con tradizioni e cultura diverse, sopravvissute miracolosamente a uno sterminio premeditato e prolungato dall'uomo bianco per la conquista della grande America. Se in passato la riserva indiana era una sorta di “campo di deportazione”, di “rieducazione” e di isolamento per i nativi americani, oggi assume sempre più la fisionomia di un rifugio e di una protezione dalla globalizzazione. La perdita della propria identità è la paura maggiore dei nativi americani: dopo che nei secoli passati, pur lottando, sono stati forzati a cambiare nomi, lingua, e religione, la strenua resistenza in molte riserve è stata infine fiaccata da una pingue e irresistibile occidentalizzazione. Pur avendo conquistato molti diritti, i nativi americani ancora lottano contro razzismo e pregiudizi, e le riserve sono piagate da disoccupazione, alcolismo e suicidi. Le riserve indiane negli Stati Uniti sono diverse centinaia, e ve ne sono soprattutto all'ovest e al nord.

L'appello a chi visita le riserve indiane negli States è il seguente: rispettate la cultura, l'identità, le tradizioni, soprattutto siate discreti e corretti. Nella riserva Hopi ad esempio, viene chiesto di non fare foto: adeguatevi e siatene fieri. Aiutate gli indiani d'America acquistando da loro monili e manufatti, sostenete le riserve premurandovi di spendere i vostri soldi presso attività gestite dai membri della tribù. Dentro e fuori dalle riserve brulicano molti negozi di souvenir e manufatti dei nativi gestiti da bianchi. Che, da testimonianze da me raccolte, acquistano dalle tribù per due soldi e rivendono a prezzi esosi. Presso i Visitor Center di ogni Stato o Contea, prendete informazioni adeguate e, se non bastano, chiedete al Visitor Center della riserva o ai membri della tribù dove acquistare direttamente per aiutare la comunità.

Ecco la miniguida divisa per argomenti:

DOVE ANDARE E COME SPOSTARSI
In quasi tutti gli Stati americani ci sono riserve indiane, basta informarsi. Consiglio il link mappa del sito del National Park Service. Durante tutto l'anno vi sono “pow wow”, feste delle tribù in costume: bellissimi eventi a cui assistere. Qui il link al sito dove si può consultare il calendario delle feste Pow Pow. La scelta della tribù è poi una decisione individuale, in base a gusti e cultura personale. Da visitare sempre con estremo rispetto e discrezione.
Per spostarsi in libertà, è assolutamente necessario noleggiare una vettura: negli Stati Uniti i costi sono limitati e viaggiare in macchina permette di scegliere cambi di programma e di itinerario sulla base di informazioni raccolte sul posto.

DOVE DORMIRE: non in tutte le riserve ci sono alberghi o bed & breakfast. In ogni caso, le varie catene di Motel 6, Super 8 etc etc hanno camere pulite ad economiche, il check in è permesso ad ogni ora e sono molto diffusi sul territorio.

DOVE E COSA MANGIARE: ovunque e qualsiasi cosa. Dalle grandi catene di fast food al cibo comprato al supermercato, è facile mantenere un budget di spesa ridotto. Ma se capitate in Texas aprite il portafogli e non perdetevi un megagalattico filetto di carne alla brace (i più grandi e succulenti del mondo!). In Louisiana gustate le delicatezze cajun. La cucina messicana, cinese, tailandese sono diffuse dovunque. E' invece talvolta difficile assaggiare la cucina tipica e originale di una tribù: sono perlopiù piatti preparati in occasioni speciali, a base di zuppe, carne e vegetali.

ABBIGLIAMENTO: assolutamente pratico, signorine per favore niente tacchi alti e minigonne. L'America è il paese del non-conformismo (tranne a Miami, Malibu e nelle grandi città) e vestire con jeans e maglietta vi farà sentire più in sintonia con tutti. Io sono stata ricevuta anche in uffici di Governatori vestita in modo semplice e giuro non ne ho perso di credibilità. Nelle riserve è consigliato quindi abbigliamento sportivo e poco appariscente.

VACCINI E MEDICINE: è fondamentale una buona assicurazione sanitaria. Gli Stati Uniti sono tristemente famosi per conti di medici e ospedali veramente salati. Non serve nessun vaccino, ma una buona farmacia da viaggio (antibiotico, antipiretico, antidiarroico, sali minerali, etc) è fortemente raccomandata. In ogni riserva c'è sempre un ospedale.
SOLDI: carta di credito indispensabile (anche per noleggiare l'auto), il bancomat (ATM) può essere utile ma non funziona dappertutto per banche internazionali. Portare sempre una buona scorta di dollari cash (contanti) adeguatamente riposta e suddivisa tra tasche, zaino etc. Soprattutto per acquistare manufatti direttamente da membri della tribù può essere utile il cash.

GUIDE: nelle riserve indiane avere una guida del posto è una esperienza unica e preziosa. Assaporate la spiritualità di queste antiche tribù attraverso i loro discendenti, che vi possono raccontare storie mai scritte e portare in luoghi fuori dalla massa.

FOTO: Chiedete SEMPRE il permesso prima di fare una foto, e rispettate la dignità delle persone.
Moltissimi turisti fanno foto nelle riserve indiane e poi le pubblicano su internet o addirittura le vendono senza scrupoli. Ma siamo nel 2012, internet è dappertutto e un domani qualcuno potrebbe rivendicare i diritti sulle vostre foto.

LINGUA: L’inglese è indispensabile per muoversi al di fuori di tour organizzati e per avere un rapporto diretto con i nativi americani. In molte riserve esistono scuole dove viene insegnata la lingua nativa, prima che venga dispersa e perduta per sempre. Ma tutti parlano inglese.

CLIMA: Informatevi bene prima di scegliere il periodo del viaggio e la zona da visitare.
TELEFONO E INTERNET: Se la permanenza è lunga, conviene fare un contratto con un operatore locale, oppure munitevi di carte internazionali prepagate (acquistabili in molte stazioni di servizio ). Internet è ovunque, rete wireless in alberghi e internet point per ogni cittadina.

DONNE SOLE: sia nella riserva Navajo, che in centro a Milano, una donna sola deve mantenere alto il buonsenso. Tutto il mondo è paese: non accettate bevande alcoliche o sostanze di dubbia provenienza e dai possibili effetti indesiderati. (Pubblicato il 26 luglio 2013) - Letture Totali 132 volte - Torna indietro

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