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5 Cose da sapere prima di viaggiare in Mongolia

Ultime notizie: attualità per viaggiare informati

La Mongolia è affascinante, ma un viaggio qui può essere anche più avventuroso di quanto desideri... Cinque consigli per tenere la situazione sotto controllo.

Ultime notizie: 5 Cose da sapere prima di viaggiare in Mongolia

E' curioso come anche nella capitale, Ulan Bator, si trovino le gers (le tende di feltro dei nomadi mongoli) nei cortili delle abitazioni... E' infatti qui che i giovani sposi mettono su casa finchè non ne avranno una in mattoni... Detto questo, un veicolo 4x4 ti sarà sicuramente indispensabile per affacciarti sulla steppa infinita, dove pascolano le mandrie, oppure attraverso l'arido Deserto del Gobi... Gli altri consigli:

1- Il Festival Naadam non è quello che ci si potrebbe aspettare. Un sacco di gente arriva in Mongolia per l'annuale Festival Naadam, un mix di sfarzi e celebrazione nazionale come nessun altro. L'inaugurazione consta di una favolosa parata molto "americana", ma poi il Naadam diventa un mondo lontano. Le gare, denominate "Tre giochi da Uomo" possono avere nomi familiari - tiro con l'arco, corse di cavalli e wrestling - ma sono svolte alla mongola: arcieri tirano frecce da archi alti che non sono cambiati molto dai tempi di Gengis Khan; fantini in età scolare fantini spronano i loro cavalli lungo un difficile percorso via terra che può essere lungo 17 miglia; e potenti lottatori in costumi succinti sbattono le braccia gravemente nella rituale Danza dell'Aquila prima aventarsi sugli avversari. Meglio eviatare l'occasione se non si è proprio amanti del genere...

2- Muoversi in 4X4. Una delle cose da portare con sè è il rimedio contro il mal d'auto. In Mongolia, poche sono el strade asfaltate e i fuoristrada - divertenti ed emozionanti - perdono ogni fascino quando si sta male... Crededeci: con una pillola apprezzerete molto più una gita al Gobi o alle rovine della capitale di Gengis Khan, Kara Korum, o l'enorme cielo azzurro sull'outback mongolo.

3- Sole o vento? Tenete d'occhio il Meteo... La steppa ha pochi alberi. Il Gobi ha pochi alberi. Non c'è nessuna ombra in Mongolia, e nulla che possa ripararti dall'onnipresente vento. Così portatevi sempre un foulard, una bandana, una giacca a vento, un cappello, creme solari e un balsamo per le labbra. Occupano così poco spazio e valgono 10 volte il loro peso in oro quando ne ce ne sarà bisogno...

4- Ama i cavalli mongoli. Se hai una buona guida locale, ti capiterà apesso di fermarti a visitare pastori nomadi in viaggio attraverso la Mongolia. Tutti loro sono a cavallo di duri e piccoli cavalli mongoli. Di solito è possibile, per 5 dollari o giù di lì, prendere uno di loro per un giro. Anche se non sei mai andato a cavallo, uno dei ragazzi della tribù ti può accompagnare...

5- Ger e latticini sono importanti. Quando ci si avvicina una abitazione (ger) si dovrebbe ricordare che il modo corretto per salutare gli abitanti è quello di urlare, "Nokhoigoo!" (letteralmente: "Richiama i tuoi cani!). Una volta all'interno di una casa nomade, non appoggiatevi al "muro" o ai mobili, ma rimanete in piedi appena oltre la soglia. Inoltre: sedersi con i piedi di fronte è considerato maleducato; idem sedere su uno sgabello, o inginocchiarsi. Se viene offerto cibo: meglio accettare, anche se poi non lo finite; prendete il cibo offerto con la mano destra. "Tand bayarlaa" significa "grazie", ma non c'è bisogno di dirlo spesso perchè per i nomadi lontani dalla città è scontato offrire ospitalità nelle ger ad estranei, e lo fanno con voi come una cosa normalissima.

Una curisoità circa il cibo. I pastori nella steppa mangiano soprattutto carne (solitamente montone e capra) e latticini. I mongoli hanno trovato il modo creativo di usare il latte di tutti i loro animali domestici (cammello, cavallo, mucca, capra e pecora). Vi può quindi essere offerto un tè salato con latte di cammello o di cavallo; il aaruul, una cagliata di latte a forma di medaglia che spesso vedrete essiccare sul tetti della ger; l'airag è invece latte di giumenta fermentato (yogurt) dolce o acido (Pubblicato il 21 ottobre 2011) - Letture Totali 68 volte - Torna indietro



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