Sulla spiaggia della Pagoda Bianca
Alba sulla spiaggia di Puri nell’Orissa, in compagnia di bagnanti speciali, tra una folla di fedeli riuniti per un bagno purificatore. In onore di Vishnu, Signore dell’Universo, di Angela Prati per www.latitudeslife.com

Sito o fonte Web: www.latitudeslife.com/2010/06/sulla-spiaggia-della-pagoda-bianca/
La spiaggia di Puri è ancora immersa nell’oscurità della notte. Il brulichio di migliaia di pellegrini che attendono l’alba è attenuato dal fragore delle onde dell’oceano. In lontananza un fascio di luce gialla permette di indovinare gli affollamenti di fedeli e le sagome di chi ha già cominciato a prostrarsi e a pregare.
Il sorgere del sole darà inizio alla celebrazione di Govinda Dwadashibuda, un bagno rituale di purificazione nelle acque del Golfo del Bengala, sulle coste dello stato indiano di Orissa. Gli hindu ritengono Puri uno dei luoghi di pellegrinaggio più sacri dell’India, la cui vita religiosa ruota attorno all’imponente tempio di Jagannath Mandir e soprattutto al suo famoso e sacro Rath Yatra, il grande festival dei carri, che commemora il viaggio di Krishna da Gokul a Mathura e che si svolge in giugno o luglio (“il secondo giorno della metà luminosa del mese di Asadha”, dicono gli astronomi hindu).
Con la luce dell’alba, la lunga striscia di sabbia che orla la cittadina si mostra nella sua veste surreale. Centinaia di migliaia di fedeli di Jagannath sono riuniti per cantare, pregare e soprattutto per bagnarsi nelle correnti di questo mare inquieto e lattiginoso. Vecchi altoparlanti diffondono musiche e canti distorti lungo tutta la spiaggia e, come spesso accade in India, la celebrazione si svolge tra il sacro e il profano. Centinaia di sari coloratissimi punteggiano la distesa di fedeli, dove spiccano soprattutto i Sadhu (devoti a Shiva) dai lunghi capelli arricciati in dreadlocks e le tuniche arancioni. Numerose famiglie fanno colazione con nan e chapati inzuppati in salsine piccanti.
C’è chi realizza sculture di sabbia e chi accende il fuoco, chi danza estasiato e chi dorme ancora profondamente. I bambini si rincorrono sulla battigia e si spruzzano scherzosi l’acqua del mare che, solo per oggi, è consacrata. Quando il sole è ormai alto una infinita processione di pellegrini, ancora bagnati, si dirige dalla spiaggia verso il maestoso tempio di Jagannath dove si completerà il rituale con offerte, preghiere e benedizioni elargite dei brahmini.
Jagannath è il Signore dell’Universo, incarnazione di Vishnu, una divinità molto venerata soprattutto nello stato dell’Orissa. La sua rappresentazione è ovunque: i suoi occhi bianchi e rotondi si stagliano sul nero e sembrano osservare, beffardi, la dura vita degli uomini. Nel corso della giornata i sacerdoti sistemano ghirlande di fiori sulle statue e le vestono più volte con stoffe coloratissime. Nel Jagannath Mandir lavorano oltre seimila persone... continua "Sulla spiaggia della Pagoda Bianca" (Pubblicato il 14 gennaio 2017) -
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