Patagonia, ultima frontiera
Reportage di un viaggio lungo 4.000 chilometri, dalla penisola di Valdez alla Terra del Fuoco, di Delfino Sartori delfino.sartori@alice.it
Sito o fonte Web: www.viaggieavventure.com
La prima immagine che si ha della Patagonia è l'albergo-osteria che compare lungo la strada che porta in Cile, tra spazi sconfinati dove vivono animali di tutti i tipi: pecore, guanachi, condor.
E' fatto solo di lamiere. Le insegne sono disegnate sulle pareti. Dentro c'è un accogliente locale con una stufa e l'arredamento fatto tutto in legno.
Bevendo un bicchiere di "cagna" (una specie di grappa argentina) ci si accorge che intorno a questa casa non c'è nulla nel raggio di decine di chilometri. Se una persona si sente male in questo posto, non può fare altro che mettersi in mezzo alla strada e aspettare che passi la prima auto. Qui, infatti, non esistono né telefono né altri mezzi di comunicazione.
C'è poi un posto che si chiama Esperanza. Sulla carta geografica è riportato in modo molto evidente. Confrontandolo con le cartine italiane, sembrerebbe una città con non meno di 100.000 abitanti. Invece, è un luogo costituito solo da un bar, un ristorante e un distributore.
L'Argentina è strana. Si lascia Buenos Aires, con... (scarica il file PDF su http://www.viaggiatorionline.com/download/patagonia.pdf) (Pubblicato il 20 aprile 2007) -
Letture Totali 109 volte - Torna indietro
2 Commenti - Voti : 2 Media : Leggi i commenti...
Ti è stato utile (ti è piaciuto) questo contributo? Votalo!
Pagine correlate...
Questo contributo e' frutto di un invio esterno a Viaggiatorionline.com. Se sei certo che esso violi le regole del Diritto d'Autore o della Proprieta' Intellettuale ti preghiamo di avvisarci immediatamente utilizzando i Commenti, aggiungendo poi Abuso e motivazione. Grazie