Genti d'Australia


Inserito il: 26/10/2007 da Claudio Montalti
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Ventimila anni di storia vocale, fanno del 'Tempo del Sogno' la cronografia di gran lunga meno lacunosa e antica dell’uomo civile. Attorno al 'Tempo del Sogno' e alle Songline, si è cominciato a raccogliere, frammento per frammento, tutte la storia, le conoscenza e le tradizioni delle Genti al fine di ripristinare e insegnare tutte le note perdute dove i danni non sono stati irreversibili. È un lavoro che continua ogni giorno perché ogni giorno altri aborigeni tornano in possesso dei loro luoghi impregnati da migliaia di anni di storia, dove ogni roccia e ogni sorgente, ogni albero centenario e ogni fiume rappresentano tracce concrete di un fatto della loro storia o di un avvenimento dei tempi mitici. Più di ogni altra, si favoleggia di una grotta segreta dove le Genti riportano ogni anno, da sempre, i fatti più importanti della loro storia. I terremoti, le eclissi, i freddi, le siccità, i nati, i morti e, forse, significativi incontri con esseri di altri pianeti che potrebbero spiegare alcune attitudini mediche e mentali degli aborigeni ancora sconosciute a noi popoli ‘civili’, sono raccontati in quel sito, e una frase che ricorre spesso.

"Loro torneranno, e noi andremo con loro" ripetono sicuri.

Più concretamente, ricostruendo un passato che potevano vedere, annusare e plasmare con le proprie mani, con la capacità davvero invidiabile di rendere nuovo il vecchio e affascinante l'attuale, e grazie a un equo federalismo che riconosce alle Genti ogni sovranità sui loro territori, in questi anni ci si è resi tardivamente conto dell’errore di promuovere l'assimilazione della cultura delle Genti a quella bianca, un errore drammaticamente sotto gli occhi di tutti, amplificato dal baratro che esiste tra la loro storia e quella bianca: ventimila anni perfettamente documentati da una parte e meno di cinquemila dall’altra. Ma la storia vocale delle Genti risale ancora più indietro, al periodo abitato da animali giganti la cui esistenza cessò nell’ultima grande notte conosciuta dal nostro pianeta. Dopo la fine dei grandi animali, per millenni gli aborigeni si sono spartiti il territorio con i canguri, gli emù, i serpenti velenosi, i feroci dingo e i teneri koala, continuando a credere che la falce di luna nel cielo non fosse che un boomerang scagliato lontano da un capotribù molto arrabbiato. In confronto al mare placido e pacifico del Dreamtime comune a tutte le Genti storia, questa, che non può essere considerata né favola, né una leggenda in quanto raccontata da pitture rupestri tra le più vecchie come datazione, tutte le culture bianche appaiono come granelli di polvere continuamente sconvolti da venti impetuosi di avidità e bramosia di espansione. La spaccatura tra queste culture era così enorme che era stata una follia pensare di poterla colmare con l'assimilazione di leggi, lingue e concetti uguali.

Il solo fatto che il Dreamtime possiede spiritualità e conoscenze che esulano dalla semplice realtà materiale per inoltrarsi in un mondo dove i valori sono grandi e puri, ha incontrato prima il favore di intellettuali, poi di scienziati e infine della gente comune e dell'intera civiltà che del tutto infondatamente e a torto si era creduta superiore. In soli due decenni gli aussie hanno ne accettato la semplice e superiore essenzialità ed hanno trasformato il 'Tempo del Sogno' nell'unica discendenza che possono e vogliono orgogliosamente ricordare, il loro unico vero retroterra storico e culturale.

Non c’è nulla di cui l'australiano possa vantarsi nelle sue origini di pommie.

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