Venezuela
Racconto e impressioni di viaggio in Venezuela, di Marcella Vinciguerra - Inviato il 14 gennaio 2004 da Marcella Vinciguerra.
Santiago, Chile, 10 luglio 2002 Ho capito perche centinaia di italiani si sono trasferiti in Venezuela… è un Paese fantastico! Certo, il boom petrolifero che lo ha fatto schizzare da Terzo a quasi Primo Mondo ha causato al Paese una massiccia discordanza tra vecchio e nuovo, tra povero e ricco, tra tradizione e super tecnologia e alcuni problemucci devono ancora essere risolti (spazzatura per le strade, scarichi soffocanti di vecchie Ford malandate, fondali marini pullulanti di lattine di Coca Cola e Polar Beer…), ma la Natura… WOW!
Da Ciudad Bolivar un piccolo Cessna a quattro posti mi ha portato dritto dritto a Canaima, un Parco Nazionale immenso raggiungibile solo via aerea. E’ il Parco in cui si può ammirare la più alta cascata del Mondo, il Salto Angel, ma un tour (il mio di 4 giorni) in mezzo alla giungla di Canaima offre molto di più che una foto ricordo alla cascata Angel. Il paesaggio è spettacolare poichè tra la fitta vegetazione spuntano i tepuis, ovvero delle montagne “piatte” che originariamente, prima della formazione del Continente, erano un blocco unico. La zona è poi ricca di altre cascate, tra cui Salto el Sapo, dal caratteristico colore dorato dovuto alla presenza di vegetali e minerali nel fiume, che è possible attraversare dietro il possente getto d’acqua. Che emozione... Ho rischiato di perdere una lente a contatto e il bikini, ma ne è valsa la pena. Dormire in un’amaca in mezzo ai rumori della giungla e della pioggia che picchietta il soffitto di paglia è stata un’altra esperienza che mi ha fa apprezzare maggiormente l’isolamento dalle rumorose e trafficate strade cittadine. Allora, perchè non ripeterla?
A Los Llanos, letteralmente “i piani”, un’immensa pianura nell’entroterra venezuelano, casa per milioni di ucelli e animali delle più svariate specie, il paesaggio cambia totalmente. Pesco pirañas (e li mangio pure, fritti con una spruzzata di limone!), monto a cavallo cercando tra i cespugli della savana i mitici formichieri, ascolto rapita i mille versi della giungla lungo il fiume. Iguane, martin pescatori, caimani, anaconde, avvoltoi, pappagalli, rane giganti, cicogne, delfini d’acqua dolce, capibaras... mai visti così così tanti e diversi animali in libertà in un unico luogo. Il caldo umido di Los Llanos, e le zanzare fameliche, lasciano poi il posto all’aria fresca di montagna della bella Mérida, cittadina situata su un altipiano circondato dalle Ande. Non perdo l’occasione per visitare alcuni paeselli nei dintorni, che offrono viste mozzafiato e cucina tipica e generosa.
Il tour del Venezuela finisce in bellezza con un fine settimana a Choroní, più esattamente il suo sbocco sul mare: Puerto Colón, meta tipica dei weekender venezuelani. E' stupendo, questo paesino nascosto nella piccola baia sovrastata dalle verdi colline, molto più caratteristico e piacevole di Santa Fè, nel rinomato Parco della Mochima, mia prima tappa-mare del Venezuela. Mi godo intensamente mare, sole e pesce fresco. Faccio il pieno per affrontare il freddo che mi attende in Cile e in Perú..
Prossime destinazioni: Peù, Bolivia. (Pubblicato il 14 gennaio 2004) -
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