Viaggiando nel Laos
Le impressioni di un viaggio nel laos, di Adolfo Carli - Inviato il 08 novembre 2007 da Adolfo Carli.

Ho viaggiato per anni ed anni nell’Oriente indugiando, più volte, su alcuni posti per poi dimenticare, sulle carte, quella lunga striscia di terra che è il Laos.
Negli altri paesi d’Oriente, le sfacciate promesse esotiche e le lusinghe di bellezza ci sono tutte! Degli altri paesi d’Oriente, c’è sempre qualcuno che ne parla o che ti racconta i suoi viaggi. Celato al mondo, per anni, il Laos non riservava né prometteva facili attrazioni poi, finalmente ispirato dall’irrefrenabile desiderio del viaggiare che è in me, sono voluto andare nel Laos... da solo.
Son partito ed ho lasciato lunghi giorni di feste ed incontri che volevo fuggire, però mi sono accompagnato, io cosciente, con il mio fardello di dubbi, incertezze, ansie e risposte da non negarmi. Volevo viaggiare, ma volevo anche incontrare me stesso e quei pensieri che mi tormentavano.
E’ stato, da subito, un incontro discreto e silenzioso. Facilmente, come se fosse una silente consuetudine, mi son trovato nel posto dove volevo essere con me stesso ed i miei pensieri. Nel Laos si può ancora, viaggiando, trovarsi in osmosi con gli umori della terra d’Oriente che era. Nel Laos la gente, tutta la sua gente, gelosamente vive una quieta dolcezza, ispirata dalla mitezza d’animo. Nel Laos le giornate sono lunghe e lente, scandite dagli aggraziati e sereni gesti della gente e dal loro quasi parlar sottovoce come se volessero sentir crescere il riso nei campi, lungo il Mekong.
Il Laos è un posto dove, naturalmente, si può abbandonare l’aggressività della diffidenza per recuperare i gesti della cordialità . Il Laos è un posto dove c’è ancora nell’aria qualcosa di unico e poetico, dell’oriente che era. Il Laos è un posto dove ancora tutta la gente riceve e offre qualsiasi cosa sempre con due mani. Il Laos è un posto dove ho potuto abbandonarmi ai voli del mio spirito. Il Laos è un posto dove ho avuto agio per mettere ordine nelle mie impressioni, dove ho potuto riflettere. Il Laos è un posto dove l’osservare, con discrezione e muta gentilezza, i concilianti e rallentati ritmi del vivere della gente, ho capito che potevo concedermi l’aver tempo di aver tempo.
Ma forse il Laos non è un posto ma... uno stato d’animo. (Pubblicato il 08 novembre 2007) -
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