Viaggio in Namibia: dove lo sguardo rincorre l’orizzonte
Racconto e itinerario di viaggio fai da te in namibia, di Marco Ciccone - Inviato il 26 settembre 2007 da Marco Ciccone.
Negli ultimi 4 anni la Namibia è stata una meta molto vicina, ma sempre mancata, per i nostri viaggi, per cui non ci siamo trovati impreparati ad organizzare questo viaggio in poche settimane viste le conoscenze già acquisite in passato.
Così dopo aver studiato in linea di massima l’itinerario decidiamo di noleggiare un 4x4 che ci servirà soprattutto per la zona del Ruacana, ma sarà anche utile per la tenda montata sul tetto che sopperirà ai lodge nei luoghi di maggiore afflusso turistico.
Decidiamo di concentrare la maggior parte del viaggio nel Nord del paese, sicuramente più “africano”, cercando tra l’altro mete un pò fuori da quelle classiche, come il centro di riabilitazione dei ghepardi di Otjiwarongo e il Save the Rhino Trust nel Damarland.
Così a Windhoek, ancora scombussolati dalle ore di volo, ci immettiamo con la nostra gigantesca jeep nella prima rotonda al contrario rispetto ai nostri standard, incominciando così i primi dei chilometri 4000 che percorreremo in totale.
Ci mettiamo poco ad accorgerci che le città sono molto più sicure di quelle dei paesi vicini, e la cosa ci tranquillizza molto, memori di ciò che abbiamo visto in Tanzania o Etiopia.
La pacificazione delle parti avvenuta dopo gli eventi bellici che hanno caratterizzato il periodo dell’indipendenza, che comunque hanno interessato solo una zona limitata del paese, e la poca densità abitativa, ha fatto sì che ci sia stata una relativa spartizione delle risorse. Sebbene sia da ammettere che la maggior parte della popolazione nera non ha tuttora accesso ai centri di potere economico, fortunatamente le diverse etnie non hanno dato seguito alle assurde guerre fratricide diffuse nel continente.
Dopo un’ottima cena al Joe’s Beer passiamo la mattinata successiva a fare la spesa e soprattutto negli uffici del NWR, dove scopriamo, come sospettavo, che si riesce a trovare alloggio nei parchi nazionali da loro gestiti (Etosha e Sesriem), nonostante dalle loro mail ricevessimo dei laconici “fully booked”. continua "Viaggio in Namibia: dove lo sguardo rincorre l’orizzonte" (Pubblicato il 26 settembre 2007) -
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