Il Rajastan
Itineraio e racconto vie email di viaggio nel Rajastan dell'India di un gruppo eterogeneo di 7 persone, quattro infermiere più Sandro e Massimo che hanno raggiunto Rick, a cura di Sandro Capobianchi - Inviato il 16 febbraio 2005 da Sandro.

Sito o fonte Web: www.fuggire.it
Kaos India
Ciao Ragazzi, Siamo arrivati finalmente in india: un vero kaos! Per andare da Delhi ad Agra, abbiamo percorso 230 km con un mare di persone che viaggiava con ogni mezzo di locomozione: cammelli, asini, carretti, biciclette, persone a piedi, trattori e chi più ne ha più ne metta! La domanda é questa: ma dove vanno?
Abbiamo visitato il Taj Mahal e il Forte rosso di Agra. Il Taj già ce lo aspettavamo spettacolare, e cosi' e' stato, mentre il forte e' stata una sorpresa. Ora ci troviamo a Jaipur, la povertà é tanta, però ci stiamo abituando. Il cibo e' ottimo, gli alberghi anche e per ora nessuno ha problemi di stomaco. Grazie anche agli standard elevati: 7 euro per dormire, cena e colazione. Gli spostamenti sono lenti, ma interessanti. Il gruppo é affiatatissimo e musulmano: gli uomini decidono! Adesso vi salutiamo.
Annamo bene!
Ciao ragazzi, qui tutto bene. Andiamo con ordine, visto che ieri abbiamo scritto poco. Il volo con Air India, malgrado le meticolose ricerche del gaiottolone (il nostro agente viaggi di fiducia, nonchè amico...) su internet e' andato benissimo: puntuale, servizio impeccabile e sedili comodi.
Gioppino e' venuto a prenderci all'aeroporto con la nostra Jeep e l'autista del Kashmir, che noi chiamiamo affettuosamente Saib (il suo vero nome e' impronunciabile).
Per fare i 230 chilometri per Agra ci abbiamo impiegato più di sei ore, non per le strade, ma per la moltitudine di traffico che c'é. La cosa che ci ha colpito veramente e' la gente per strada che si sposta. Per quel poco che abbiamo capito, la strada, non e' soltanto via di comunicazione, ma per molti é dove si svolge la vita.
Ad Agra abbiamo alloggiato in un hotel veramente carino e non abbiamo speso molto (3 euro a persona). Il giorno seguente siamo andati a visitare il Taj Mahal, all'inizio c'era la nebbia, ma poi il sole s'é fatto spazio ed il famoso mausoleo e' apparso con tutta la sua simmetrica bellezza. Difficile non emozionarsi per questo capolavoro architettonico che vede frapporsi elementi musulmani alla religione indu. Poi abbiamo visitato il forte di Agra, un'insieme di residenze racchiuse in doppie mura ciclopiche dal colore rosso: ricorda molto l' Alhambra di Granada.
Quindi altre 6 ore di follia nelle strade indiane e siamo arrivati a Jaipur, capitale del Rajasthan. Qui ci siamo abbuffati con le prelibatezze culinarie del posto. Veramente una sorpresa qui il cibo, alla faccia di tutti quelli che ci credevano con la "cacarella".
Stiamo mangiando veramente troppo e un po' ci facciamo degli scrupoli per la povertà che ci circonda. Ieri abbiamo visitato il City Palace e altri monumenti di Jaipur, che é comunque una città poco turistica, se si escludono le aree intorno ai siti d'interesse: molto caos e folla.
Oggi abbiamo fatto un giro con la jeep nei dintorni di Jaipur, siamo andati a visitare la citta' fortificata di Amber, un vero capolavoro artistico che ci ha rapito.
Per arrivare sopra il forte abbiamo preso 2 elefanti: "turisticoooo" direbbero alcuni, concordiamo con loro! continua "Il Rajastan" (Pubblicato il 16 febbraio 2005) -
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