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I profumi di Okatete

Racconti e Articoli di Viaggio

Racconto di una tappa di grande suggestione a Okatete, in Namibia, di Robo Gabr'Aoun - Inviato il 13 gennaio 2004 da Robo GabrAoun.

I profumi di Okatete

Viaggiando in Namibia lungo gli itinerari classici, dall’Etosha Park alla Skeleton Coast, dal Namib al Kalahari Desert, si galleggia su strade e piste infinite… I paesaggi ed i panorami sono tra i più vari, il territorio pare mutare al nostro passaggio.

Eppure c’è qualcosa di sfuggente. Un interrogativo accompagna qualsiasi viaggiatore si trovi a passare lungo queste strada: le recinzioni, le centinaia e centinaia di recinzioni che corrono ai lati delle carrozzabili, a volte nel nulla più assoluto, altre affogate tra le erbe alte o lungo i meandri di un fiume… Non parlo delle recinzioni o dei bidoni posti a delimitazione delle zone diamantifere, che quelle non hanno nessun mistero: in Namibia ci sono le miniere di diamanti a cielo aperto più estese e ricche del globo. Parlo delle farms, proprietà private che si estendono per migliaia e migliaia di ettari, lotti di terreno grandi come una delle nostre regioni.



Alcune di esse sono aperte al turismo, accolgono i viaggiatori in lodges e camps attrezzati da fiaba. Queste stesse farms hanno col tempo acquistato le valenze tipiche di un Parco, e grazie alla fauna che vi ha posto radici i proprietari ne hanno fatto la loro principale attività. Ma la maggior parte sono territori off limits, impossibili da visitare, strettamente privati ed ovviamente recintati. Sono un uomo fortunato, amici miei, perché io ho avuto la possibilità di oltrepassare uno di quei recinti e perdermi in un mondo ancora selvaggio ed incontaminato, fatto di profumi e colori inimmaginabili: Okatete.

Okatete Farm si estende per migliaia di ettari a Nord est di Omaruru, là dove il fiume omonimo si congiunge con l’Okatete, un piccolo torrente non segnato sulle carte. La Donna di Okatete, bionda ed italianissima farmer, mi avrebbe raccontato le meraviglie di questa terra.

Però, la cosa che subito sconvolge non appena ci si avvicina al fiume che rappresenta l’accesso alla proprietà sono i profumi, un cocktail forte e delicato insieme di erbe aromatiche,di arbusti di savana, di giaggiolo selvatico e rugiada. L’insieme della prateria forma un grande mare in eterno movimento, e l’aria diffonde intorno un aroma che strega, e staresti fermo per ore a riempirtene i polmoni, mai sazio di tanta meraviglia. Quando nella stagione delle piogge i fiumi corrono ed il cielo è spesso nero di tempesta, quella flora lussureggiante dona nei rari momenti di sole il suo massimo effluvio. Deve trattarsi di un vestito dorato, un prezioso scrigno che accoglie luoghi e persone...

Oltre il fiume, in piccolo rettangolo tra il punto di congiunzione dei due corsi d’acqua, la Farm di Okatete, bassa, tutta su di un piano, pare nascondersi tra le piante circostanti. I magnifici cani Namibiani, liberi nel giardino di Okatete Farm, fanno abbastanza impressione, ma la loro esuberanza è comunque controllata dalla loro padrona ed amica. Oltre il giardino intravedo la famosa "palafitta" di Okatete, un tipo di costruzione assai difffusa in tutte le proprietà private dell'Africa subsahariana intera, posta ad arte dove si gode la vista migliore sulla proprietà, dove i proprietari possono godersi i meravigliose albe o tramonti Australi oppure addormentarsi all’aperta, il cielo come coperta, i rumori della Natura come sottofondo.

Nella casa, dal pavimento in ardesia nera, non mancano i pezzetti di Nord Africa, grande ed indimenticato amore della Donna di Okatete, veterana di Sahara. Dalla finestra della cucina di Okatete si scorge la polla d’acqua dove la sera gli animali della foresta vengono ad abbeverarsi. Spesso ci si trova a contemplare il rarissimo leopardo bere a dieci metri dalla porta di casa, ma non mancano i babbuini e, ahimè, i serpenti dal mamba al cobra. Un piccolo gruppo di struzzi popola una recinzione del giardino ed una colonia di gechi ha messo radici nello studio della farm, tanto che è facile trovarsi queste piccole creature a spasso sui muri. continua "I profumi di Okatete" (Pubblicato il 13 gennaio 2004) - Letture Totali 178 volte - Torna indietro

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