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Gran Canaria, l'internazionale

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Racconto su Gran Canaria, la più varia delle Isole Canarie, Spagna, di Claudio Montalti - Inviato il 12 gennaio 2004 da Claudio Montalti.

Gran Canaria, l'internazionale

Sito o fonte Web: www.claudiomontalti.net Penso di avere viaggiato già abbastanza nella mia vita, anche se "abbastanza" è una parola che suona del tutto inadeguata. In realtà, non si viaggia mai abbastanza. La comodità e la velocità di spostamento hanno rimpicciolito il mondo, ma di sicuro non tanto da potere realizzare il desiderio di vedere e conoscere tutto. Per quanti viaggi si facciano, rimaranno sempre numerossimi i luoghi e i Paesi ancora da visitare, le curiosità da soddisfare, le esperienze da vivere. E' il cruccio di ogni viaggiatore. Meglio accontentarsi, quindi, e vivere ogni viaggio senza spingersi troppo oltre l'orizzonte giornaliero.



Questo viaggio alle Canarie è però diverso. Sono diverse le motivazioni. Per la prima volta associo al viaggio non solo la conoscenza di luoghi, abitudini e persone diverse, ma anche e soprattutto lavoro. Mi ha seguito in ogni viaggio il desiderio di trovare un luogo tutto mio, un luogo in cui sentirmi a casa, trovarmi bene, desiderare di trascorrerci se non tutta la vita almeno una parte importante. L'ho sempre fatto e sarei bugiardo se non l'ammettessi, ma fino ad oggi ci sono sempre state alcune questioni che me l'hanno impedito, non ultima la volontà di rimanere la mio Paese per portare calore e sorrisi, per provare ad instillare una realtà e un modo di vivere più semplice almeno limitatamente alle persone che mi sono più vicine, alle persone con cui sono giunto in contatto attraverso il lavoro, le uscite, la comunicatività e l'esuberanza.

Ne sono uscito ridimensionato, ma lo sapevo ancora prima di iniziare che con ogni probabilità avrei fallito. Non sono uno sciocco, ma credo che ci sono esperienze che devono essere fatte e vanno fatte se non altro per non portarsi dietro il bruciante rimpianto di non averci nemmeno provato. Come mi dicevo all'inizio, se era giusto e anzi doveroso percorrere un cammino affinché gli altri potessero vedere attraverso i miei occhi una realtà più vivibile e godibile, fatta di persone e non di oggetti, di sentimenti e non di soldi, o comunque cercare un'alternativa alla solita vita che spesso altri scelgono per noi, perseverare non lo è. Io sto bene, molto bene, con le mie idee, il mio rapportarmi direttamente e sinceramente agli altri, e pazienza se gli altri antepongono mille cose che spesso con la vera qualità della vita non hanno nulla a che fare. Ci sono mille luoghi e mille soli sotto cui io posso sorridere, coltivare amicizie e rapporti. Sono sicuro e felice di questo.



Questo per dire che era arrivato anche per me il tempo di riprendere a viaggiare dopo tre anni, riprendere la strada che seguo da oltre un decennio, che mi condurrà a nuove fasi della vita. Ogni mia scelta nascerà mentre cammino. E' prematuro trarre delle conclusioni da questa fuga improvvisa, e quanto mai casuale per come è nata e venuta, alle Canarie, iniziando precisamente da Gran Canaria, ma non vi è alcun dubbio che questo luogo ha avuto un impatto molto positivo.

E dire che è la più popolata e meno caratteristica delle isole, anche se nel corso degli ultimi decenni sembra avere sviluppato particolarità davvero sorprendenti, assai più adatte ad un apolide curioso come me che non il classico amante del paradiso fatto di spiaggia bianca più palme più mare azzurro. Non so ancora quanta parte ha avuto, in questo feeling istintivo, il fatto di essere arrivato mentre a casa infuriava l'inverno più freddo degli ultimi dieci anni, e quanto l'essermi trovato qui insieme ai miei migliori amici visto che i miei viaggi sono stati tutti rigorosamente in solitario, ma l'isola è davvero particolare e piena di curiosità al di là dell'ottimo clima, ovunque presentato come semi-tropicale, con una temperatura massima di circa 28 gradi in luglio e agosto e una minima di circa 22 gradi tra dicembre e gennaio. Le Canarie sono dette le isole della primavera perenne, ma non credeteci troppo.



Caldo è caldo quando c'è il sole, e il freddo non è mai freddo, ma di sicuro l'escursione termica tra estate e inverno è più sensibile di quella pubblicizzata. Non è nemmeno da credere ai termometri piazzati un po' ovunque, sull'isola come sulle web cam presenti su internet: per contratto non devono andare mai sotto i 18 e sopra i 32 gradi... In ogni caso, il clima è godibile e la temperatura dell'acqua, fredda ma non gelida, è molto migliore di quella che mi aspettavo. continua "Gran Canaria, l'internazionale" (Pubblicato il 12 gennaio 2004) - Letture Totali 80 volte - Torna indietro



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