Osservando la Sfinge
Riportiamo le conclusioni di lunghe considerazioni di un recentissimo viaggio - febbraio 2012 - in Egitto (da scaricare, in formato PDF), sinteticamente "Non c’è niente di nuovo in Egitto. Gli Egiziani stanno facendo la storia come al solito", di Antonio Rossello (rosfrum@libero.it)
Impressioni dopo questo viaggio.
Volendo essere onesti, non si può scrivere che dei propri vissuti personali, ben sapendo quanto possano essere soggettive le considerazioni che ne derivano, ma intendendo pure che dalla coscienza di non poter esprimere una verità “obiettiva” sorge la maggior credibilità di questi scritti, in fondo forse, per essere così, più accessibili alla risonanza altrui.
Sono certo che, prima dei recenti fatti, chi veniva in vacanza in Egitto, si potesse solamente fare un’idea falsata del popolo egiziano e della situazione con cui si giornalmente misurava, senza avere particolari avvisaglie del perché, dopo oltre 30 anni, sia stato improvvisamente dato un colpo finale al governo Mubarak.
Andare in un paese per turismo non e’ come viverci: anche se molte destinazioni portano leggermente a contatto con la realtà locale, tante altre la nascondono completamente.
In questi casi capita di essere attratti dal miraggio della meta "esotica" ed esclusiva, per ritrovarsi come si fosse di fatto dietro casa, privi della percezione spaziale del viaggio come della percezione culturale di essere in un'altra zona della terra.
E’ ancora l’effetto nefasto della civiltà dell'apparire. Nonostante ormai molti abbiano compreso la farsa rappresentata da un certo tipo di vacanza, è ancora importante ugualmente sottostarvi per mantenere una parvenza di status sociale elevato.
Un viaggio “non turistico” all'estero può liberare la testa da ogni pregiudizio e luoghi comuni dettati dalla nostra cultura. Andare con la mente libera, osservare, confrontarsi, attingere e ... semplicemente non cercare l'Italia all'estero.
Proverbi 13:20 Và con i saggi e saggio diventerai,
chi pratica gli stolti ne subirà danno.
Incentrandosi sul presente, una benefica iniezione di orgoglio non farebbe a male a tutti noi Italiani: non è difficile essere rimasti almeno po’ delusi dalla parte più recente della nostra storia patria … Fatta l’Italia, ahimè c’è ancora molto da fare per “Fare gli Italiani”!
Prescrivere un periodo volontario o coatto fuori dai confini nazionali, e dalle famiglie iperprotettive, ad ogni Italiano in verde età sarebbe d’utilità in tal senso.
Per molti giovani, con cui mi sono confrontato, stare all'estero è come una specie di medicina per l'autostima, si sentono padroni delle proprie competenze e sono galvanizzati dal poter parlare un’altra lingua.
Sono esperienze che in effetti migliorano sensibilmente le capacità di relazione. Ogni volta che si affronta un periodo lontani da casa, si apre potenzialmente un ciclo virtuoso, in quanto occorre ricominciare da capo, come se fosse una nuova vita.
Si ha, quindi, tangibilmente la possibilità di mostrarsi per quello che è e la necessità di fare apprezzare dalle nuove persone che si conoscono.
Questa è una cosa che dovrebbero sapere tanto i governanti saggi quanto i genitori di bamboccioni viziati.
Scarica Osservando la Sfinge PDF (1,19 MB) (Pubblicato il 24 febbraio 2012) -
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