Da Lao Cai alla baia di Halong, attraverso la capitale Hanoi
Da Lao Cai alla baia di Halong, attraverso la capitale Hanoi, di Adriano Socchi - Inviato il 25 aprile 2015 da Adriano Socchi.
Sito o fonte Web: www.adrimavi.com
Hanoi
Sui marciapiedi le venditrici ambulanti, con in testa i tipici cappelli conici di paglia e le ceste a bilancia, allestiscono improvvisate bancarelle intralciando il passaggio dei pedoni. Se si aggiungono le moto, le biciclette parcheggiate e i banchi dei negozi camminare risulta davvero impossibile. Per strada il traffico è ancor peggio! Eppure se si vuole vivere l’essenza di un ultimo e ancora autentico angolo di Indocina, un vero e proprio passo indietro nel tempo, bisogna girare per questo dedalo di strade e viuzze che è il quartiere vecchio. Ad ogni via corrisponde la vendita esclusiva di un determinato prodotto, così c’è il vicolo delle sete, degli argenti, quello dei ventagli, dei fabbri, dei medicinali e così discorrendo… si trova proprio di tutto.
Lontano dalle strade affollate e piene di vita del centro si trova il Tempio della Letteratura, fondato nel 1070 d.C. Si tratta di un raro esempio di architettura vietnamita.
In piazza Ba Dinh, invece, c’è la meta di pellegrinaggio più importante dell’intero Vietnam, ossia l’austero mausoleo di Ho Chi Minh che domina dall’alto della scalinata la grande piazza, vuota e spettrale, al cui centro sventola una grossa bandiera vietnamita.
Ogni sera si può assistere allo spettacolo delle marionette sull’acqua. Perdere questa fantastica espressione artistica, tipicamente ed unicamente vietnamita, sarebbe un reato. Non a caso l’UNESCO ha dichiarato questa forma d’arte, nata più di mille anni fa, patrimonio dell’umanità. Lo spettacolo comporta la presenza di ben 11 marionettisti nascosti dentro l’acqua, immersi fino alla vita, dietro ad un palco. Le marionette di legno di fico, particolarmente impermeabile, sono scolpite a mano.
Hanno gli arti e la testa mobili e sono fissate ad un asta. La bravura nel maneggiarle insieme alla sala buia creano un intrinseco ambiente che sembra davvero camminino sull’acqua. La leggenda narra che lo spettacolo sia nato a seguito dell’ostinazione di alcuni artisti del delta del fiume Rosso, i quali a causa di una inondazione e l’inagibilità del teatro pur di mettere in programma lo spettacolo mossero le marionette utilizzando l’acqua come palcoscenico. La musica, durante le rappresentazioni, è sempre dal vivo e il “dan bau”, il liuto a una sola corda, lo strumento vietnamita più noto e tradizionale, emerge tra i flauti e i tamburi Incluso nel biglietto c’è un ventaglio e un cd con le musiche dello spettacolo.
Montagnards
Il treno per Lao Cai parte dalla stazione di Hanoi alle 22.00 e impiega tutta la notte per coprire 340 km. I binari seguono il corso del fiume Rosso e si snodano, sù per la vallata, per impervi pendii. Il convoglio procede sempre ad andatura molto, molto lenta. Questa è la regione dei montagnards, il termine coniato all’epoca della dominazione francese si è mantenuto ancor oggi e sta’ ad indicare i gruppi etnici (più di 50) che vivono sugli altipiani del Nord, a ridosso del confine con la Cina e il Laos. Con i vietnamiti non corre buon sangue a causa della loro passata alleanza con i francesi prima e gli americani dopo. Per questo vengono chiamati spregevolmente moi che significa selvaggi.
Da Lao Cai col fuoristrada sono necessarie 2h30’ per raggiungere Can Cau la principale ragione per venire fin quaggiù. Ogni sabato mattina qui si allestisce uno dei più esotici e autentici mercati di tutto il Vietnam. Tale per la scenografica posizione in cui si tiene, nel bel mezzo di una impareggiabile cerchia di montagne, e perché è organizzato dall’etnia dei h’mong fioriti, sottogruppo dei h’mong, famosi per i loro appariscenti vestiti multicolori che insieme alla mercanzia esposta creano un colpo d’occhio strabiliante.
Le donne indossano gonne e grembiuli ricamati con motivi floreali dai vivaci colori, portano un copricapo cilindrico con motivi a strisce di tutti i colori dell’arcobaleno e una miriade di paillettes. Sfoggiano collane, orecchini e braccialetti d’argento. Hanno una corporatura esile e sono di statura piccola, come gli uomini del resto. Quest’ultimi vestono in modo assai più sobrio.
Nelle contrattazioni il denaro non sempre serve, resiste ancora l’antica usanza del baratto. Peperoncini rossi, gelati, liquore di riso e tabacco sono le merci più vendute. Quelle che da noi sono liceali qui sono già mamme e portano sulle spalle dentro ad una sorta di sacca i propri bimbi. continua "Da Lao Cai alla baia di Halong, attraverso la capitale Hanoi" (Pubblicato il 25 aprile 2015) -
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