Norvegia


Aerei
In Norvegia le distanze sono notevoli, gli aerei serviranno a chi non ha moltissimo tempo.

Autobus
Capillari: collegano tutti i centri principali oltre ad alcune zone più remote.

Treni
Piuttosto limitati, Oslo, Stavanger, Bergen, Åndalsnes e Bodø a parte.

Auto e moto
Per la conformazione geografica, la Norvegia è particolarmente adatta a chi ama spostarsi in auto (o camper). Considera che, se vai col camper, non avrai nessun problema infatti per le soste notturne: gli scarichi e gli attacchi per l'acqua e la luce sono dappertutto e i paesini a misura d'uomo.

Navi
Un ampio sistema di traghetti e navi espresso collega le isole al largo, le città costiere e i fiordi. I tradizionali e affascinanti postali che toccano i fiordi, sono anche il mezzo più famoso e utilizzato dai turisti, per cui durante l'estate sono affollatissimi. Prenotate per tempo. Il giro completo a/r dura 12 giorni. Lo si lo può accorciare o allungare fermandosi nelle tappe per tutto il tempo che si vuole.

In città
Il trasporto locale nelle città è generalmente efficiente e assicurato prevalentemente dagli autobus. Oslo ha anche una metropolitana, tram e traghetti. Consiglio. Interessante noleggiare le biciclette per raggiungere il parco di Vigeland e il Waterfront. Le biciclette, municipali, sono sistemate in giro per la città in appositi parcheggi dai quali puoi prelevarle solo con una tessera magnetica, che si ottiene presso il centro informazioni (stazione) in cambio dei dati della carta di credito come garanzia. Piste ciclabili si trovano ovunque, alcune - bellissime - in mezzo alla natura!

Itinerari consigliati
Capo Nord lo si raggiunge da Kirkenes. Man mano che si procede verso Nord, vedrai gli alberi abbassarsi fino a diventare cespugli e poi solo tundra, e dopo dolci colline vedrai montagne scure, i fiordi e il mare sempre grigio. Parafrasando la Yourcenar, su Nordkapp sembra di essere sulla prua del pianeta. La strada attraversa due altipiani uniti tra loro da uno stretto braccio di terra di pochi km che sfiora due grandi fiordi, Laksefjorden e Tanafjorden. Stupisce il secondo altopiano. Una volta attraversato lo stretto e le tante renne presenti ci si inoltra in una zona chiamata Reinoksevatn. La "strada" completamente sterrata e sassosa attraversa il territorio più inospitale che io abbia mai attraversato. Si sale e si scende in continuazione. Curve e rettilinei e intorno soltanto rocce e sassi a perdita d'occhio, senza un filo d'erba. Si arriva sul Mare di Barents in un villaggio di pescatori, Gamvik. Vi troverai una struttura con tutti i comfort (ma a caro prezzo), vedrai numerose corriere stracarichi di turisti vocianti e negozietti di souvenir pronti a venderti di tutto, perfino il certificato di arrivo a Capo Nord. Che tristezza dopo tanta natura e isolamento! Dopo tutto, Capo Nord dovrebbe essere solo una scusa per il viaggio e non ha molto senso arrivarci in aereo.

Norvegia (Pubblicato il 22 giugno 2008)