Immagini di India


Ricordi di un viaggio in India, a cura di Ass. Kesma

Immagini di India Sito o fonte Web: kalari.xoom.it Sono arrivata in Kerala, a Trivandrum, dopo circa 40 ore di treno, più o meno 2 giorni e 2 notti da Calcutta.

Il treno è sempre un pezzo di India, e lungo il viaggio sale chiunque: acrobati, mendicanti, famiglie che raccolgono soldi per sposare la figlia, ermafroditi, venditori di giornali, collane, frutta e verdura e di cibo e di immancabile chai. In treno puoi mangiare di tutto e di fatto continui a mangiare per passare il tempo mentre si attraversano città, risaie, villaggi, fiumi, distese di palme. C'è sempre qualcosa di interessante da guardare nel paesaggio che scorre dai finestrini sempre aperti…

Non ho fatto neanche una foto, ma vedo scorrere davanti a me immagini di India, tanti piccoli pezzi che ancora non riesco a mettere insieme:



- l'Ashram azzurro disperso nel nulla;
- il monaco bianco che ogni tanto mi rivela qualcosa;
- il Tempio dei 7 pianeti all'alba;
- la Montagana Sacra cantando sotto la pioggia;
- Amma Shiva Shakti, le sue mani;
- il rumore del mare;
- l'arrivo a Kanyankulam dopo il viaggio in treno senza prenotazione seduta davanti alla porta aperta a vedere scorrere palme;
- all'Ashram di Amma, l'incontro con lo swami che non invecchia bellissimo nel suo vestito rosso. Sembra irreale nella sua eterna giovinezza con gli occhi scuri allungati che sanno leggere nel pensiero: non si può mentire con lui;
- la voce di Swamiji, che per dono divino sembra che provenga dal centro della terra e arriva direttamente al cuore facendolo vibrare;
- il Darshan di Amma e non sentire più il tempo come se tutto fosse fermo eppure in continuo movimento
- e ancora mare e gabbiani;
- e il sole rosso al tramonto.

A Trivandrum mi sento come a casa, tale è l’accoglienza calda e piena di sorrisi. C'è una specie di dolcezza qui che rende tutto più semplice. Occupo la mia cameretta e mi godo il silenzio. Fuori c'è il rumore del vento che rinfresca le calde giornate di sole.



Ieri sera sono uscita attratta dal suono di alcuni tamburi e sono finita in una casa del villaggio dove si svolgeva un rito tribale propiziatorio dedicato alla Devi, la Madre. Al centro della sala erano disposte le offerte di cibo e fiori e il sacro fuoco. Intorno un gruppo di giovani suonava tamburi e sonagli a ritmo sostenuto mentre in una stanza accanto si preparava l'officiante del rito.

Oggi qui è festa ci sono gli elefanti al tempio e tanta musica, ogni strada è attraversate da processioni sacre e ogni tempio è pieno di fiori, offerte, spettacoli. I festival del Kerala sono sempre un’esplosione di suoni e colori,

Comunque ora sono qui piena di olio dalla testa ai piedi, e preparo il corpo alla pratica del kalari. Mi ha svegliata uno swami che non si vede ma che tutte le mattine canta per un ora il gayatri mantra dalla sua stanza. L’allenamento si svolge all’alba quando ancora è buio e si vede la luna e fa freddo. Da lontano odoriamo i profumi dei pasti che ci attendono deliziosi dopo la pratica.



In silenzio sulla spiaggia buia e deserta, aspetto con gli altri il sorgere del sole che darà avvio alla lezione Solo qualche pescatore di tanto in tanto ci osserva. Preceduto dal chiarore dell’alba, il sole fa capolino sul mare, e iniziamo e proseguiamo la nostra pratica mentre l’aria si fa sempre più calda, la spiaggia si riempie poco a poco, e ritmo del giorno riprende, fra suoni, movimenti e odori… (Pubblicato il 01 gennaio 2016)