Sulle orme di Mosè


Resoconto di un viaggio attraverso la Storia, tra Egitto e Giordania, di Lucia Valori

Sulle orme di Mosè Vi sono molteplici motivazioni che portano le persone a girare il mondo, c’è chi è alla ricerca solo di svago ed evasione dalla quotidianità, chi animato da afflato culturale, chi unisce alla sete di conoscenza sulle orme dell’Ulisse dantesco il desiderio di scoprire meglio se stesso anche in rapporto a culture diverse.

Ma accanto a tutto ciò vi può essere anche una motivazione di carattere spirituale nel senso più ampio, ossia il bisogno di ripercorrere le tappe del cammino dell’uomo, visitare i luoghi culla di civiltà che fanno riscoprire la propria identità a volte perduta.

Il mio viaggio comincia dal Cairo, Al- Qahirah “ La Vittoriosa”, e si propone di seguire le orme di Mosé attraverso l’Egitto e la Giordania. L’arrivo nella città che tutti abbiamo sognato durante gli anni passati sui libri di storia è carico di emozione. Nella mente si affollano reminiscenze sul Nilo sacro, i Faraoni, le Piramidi, il Cristianesimo introdotto da San Marco e poi la dominazione islamica.

Il Cairo è tutto questo e anche di più, è una megalopoli di circa venti milioni di abitanti dove si fondono i tasselli delle più svariate culture stratificatesi nel tempo come in un perfetto mosaico. Le Piramidi più note collocate nella piana di Giza, ossia quelle di Cheope, Chefren e Micerino e la Sfinge, interamente scavata e quindi ad un livello più basso rispetto a queste, danno il senso di una sfida vinta contro il tempo e di quanto il soprannaturale e l’escatologia fossero importanti per gli antichi Egizi.

Già Erodoto nel V secolo a.C. definiva gli Egiziani “ di gran lunga più religiosi del resto degli uomini…” e li considerava i primi a proclamare che la morte non significa fine ineluttabile.

Il quartiere islamico dominato dalla Cittadella di Saladino, dalle Moschee e dalla imponente ed autorevole università di Al Azhar da cui vengono emesse le famigerate fatwa, si unisce alla Cairo Copta o Old Cairo, ossia alla parte più antica della città dove accanto ai resti dell’antica fortezza di Babilonia sorgono le splendide chiese copte. Col termine copto si intende il cristiano d’Egitto. Fu l’apostolo Marco ad evangelizzare queste zone. In seguito al Concilio di Calcedonia nel 451 D.C. nacque la Chiesa Copta Ortodossa retta dal Patriarca di Alessandria.

Assistere alla celebrazione di una messa copta dà il senso dell’intensa spiritualità delle Chiese orientali, del resto non può non considerarsi che il monachesimo nacque da queste parti. Il deserto è ancora ricco di monasteri. E l’Egitto è anche la terra sacra, the Holy Land, dove si rifugiò la Sacra Famiglia in fuga. continua "Sulle orme di Mosè" (Pubblicato il 29 agosto 2007)