Boavista, attenzione alle trappole


Gaia Laurin (email a disposizione) segnala speculazioni e sfruttamento turistico su Boavista, tra le più belle isole di capoverde, non del tutto inaspettate in seguito della recente inaugurazione dell'aeroporto internazionale.

Boavista, attenzione alle trappole Amo molto le zone aride e le isole, viaggio molto per lavoro (sono ecologa) e quando posso per piacere personale. cosi con una amica ho preso un volo per Capo Verde e sono atterrata a Boavista, prenotando solo l'albergo.

Ho trovato un'isola in cui la selvaggia speculazione edilizia di un gruppo di italiani con pochi scrupoli sta distruggendo l'ambiente e il paesaggio. Nonostante Boavista sia ancora bellissima nelle zone remote, l'area cittadina è già deturpata dalla costruzione di appartamenti per turisti italiani ingenui, venduti a cifre esorbitanti nonostante l'assenza di servizi fognari e simili.

In particolare segnalo il degrado intorno all'Estoril Beach Resort e all'adiacente Cà Nicola (Aree peraltro infestate dalle mosche e dalla sporcizia), il 'cartello' organizzato da taxisti e hotel per spillare circa 60 euro per ogni gita con taxi si voglia fare della durata di mezza giornata, il bassissimo livello di risoranti gestiti da italiani che speculano anche sul cibo.

Segnalo invece la pensione Migrante come un esempio positivo (è infatti sempre piena) e le spiaggie meravigliose che si possono visitare se si dispone di un budget elevato per i mezzi di trasporto, ma questo non basta a fare dimenticare lo scempio che si sta facendo, oggi come decine di anni fa quando ancora non si parlava di ambientalismo, di paesi terzi, che perderanno rapidamente - e per sempre - quegli aspetti che li avevano resi così attraenti... (Pubblicato il 13 dicembre 2006)