Dal Tassili N’Ajjer al Tassili tan Ahaggar


Itinerario ed emozioni purissime in 4x4 nel Tassili, Sahara dell’Algeria, di Annuska Grisendi

Dal Tassili N’Ajjer al Tassili tan Ahaggar “Dio ha dato agli uomini il deserto perché vi ritrovino la loro anima”.

Mai come ora ho sperato che questo proverbio risponda al vero. Ritorno al deserto portandomi dentro l’amarezza di affetti perduti e l’inquietudine di una nuova realtà: non ci saranno ad attendermi gli amici di sempre, non entrerò nelle stesse case; altri occhi lucenti mi accoglieranno, altre presenze discrete e rassicuranti mi accompagneranno in un deserto che ancora non conosco, ma che ho vagheggiato a lungo. Ho davanti a me la traversata Djanet- Tamanrasset e il Tassili Tan Ahaggar.

Poche ore nell’oasi di Djanet e subito via verso Tikobaouin ed Essendilène. Rivedo luoghi noti, eppure ancora ho qualcosa da imparare. All’altezza di In (Tin) Mourouden la guida, Ahmed, mi ricorda la leggenda delle tracce del bambino che gattona e mi racconta la storia. Durante una guerra fra tribù touareg rimase uccisa una donna che aspettava un bambino; i parenti del marito avrebbero voluto aprirle il ventre per estrarne il figlio, ma i parenti di lei si opposero e vollero seppellirla insieme con il feto. La donna fu sepolta li, vicino ad una grotta (la tomba è ben visibile), e da allora al mattino si sono trovate le tracce del bambino che va carponi dalla tomba della madre alla grotta. Dal 1975 però le tracce non compaiono più.

Poco oltre, a Tillelin, apprendo che il nome significa “il luogo della danza” e di nuovo Ahmed mi ricorda che Tillelin è il momento culminante della festa... (continua su http://www.viaggiatorionline.com/download/22.zip) (Pubblicato il 03 novembre 2005)