Mini-guida per la preparazione di un raid in Sahara


Mini-guida per la preparare l'auto al Raid nel Sahara di Libia, Algeria o Marocco, di Robo Gabr'Aoun

Mini-guida per la preparazione di un raid in Sahara IL MEZZO

Le vetture da utilizzare in un tour in Sahara devono avere due caratteristiche fondamentali: robustezza e buona potenza ai bassi regimi. La robustezza implica un telaio in acciaio e ponti generosamente dimensionati, deve necessariamente accompagnarsi ad una elevata semplicità di intervento in caso di riparazioni.

Veicoli con gestione elettronica dell'iniezione, sospensioni attive, inserimento delle quattro trazioni elettrico sono sconsigliate: le scosse delle piste africane possono danneggiare irreparabilmente centraline e relais e ciò può significare anche l'abbandono del mezzo, senza contare che nessun meccanico del Nord Africa saprà mai riparare un guasto di natura elettronica, mentre in molti casi saprà aiutarvi nella riparazione di noie meccaniche. Le sospensioni, sia a molla che a balestra, devono necessariamente essere rinforzate per permettere il carico delle scorte di cibo, acqua e carburante senza pregiudicare l'altezza dello chassis dal suolo. In commercio esistono molle ad alta tenacità e, per le balestre, basta aggiungere una lama subito sotto la lama maestra, lunga quanto quest'ultima.



Le ruote hanno notevole importanza. I pneumatici a sezione larga possono migliorare la galleggiabilità su sabbia, ma nello stesso tempo la scampanatura dei cerchi troppo elevata può danneggiare i cuscinetti delle ruote o addirittura rendere possibile la piegatura dei ponti in buche e dossi. Cerchi di maggior diametro aumentano la luce a terra del veicolo, ma "allungano" i rapporti finali, togliendo potenza ai bassi e migliorando la velocità e l'allungo. Circa il dilemma sui cerchi in lega o lamiera, si può dire che entrambi hanno pro e contro: un cerchio in lega pesa un terzo di quello in lamiera ma può spezzarsi e, se piegato, è impossibile raddrizzarlo.

La "cavalleria" è sicuramente importante, ma solamente se essa si sviluppa a bassi regimi e su curve di continuità: una duna ripida richiede potenza a bassa velocità ed a bassi giri senza dimenticare il grande peso del carico al retrotreno. Una Uaz di soli 70 cavalli non ha difficoltà in quanto i suoi pochi cavalli si sviluppano immediatamente fin da 500 giri/minuto. Una Range Rover di 130 cavalli dovrà invece contare su una notevole rincorsa in quanto la sua coppia motrice arriva a 4000 giri e prima si ha un buco di potenza.



Qualsiasi potenza permette il superamento di massicci dunari: occorre solamente adeguare la propria guida alle caratteristiche del mezzo. E' importante è che, all'interno di un gruppo, vi sia uniformità di tipologia di motorizzazione. Se un Pajero V6 viaggia con un Land 88, sorgeranno sicuramente problemi e problemi peggiori ci sono nella convivenza tra moto e auto o tra auto e camion, a meno che i secondi non fungano da da supporto ai primi.

Per quanto riguarda l'argomento ricambi penso che, a parte le sacrosante due ruote di scorta, non debba rappresentare che una piccolissima parte del carico, e sempre in relazione al tragitto da compiere. Una traversata fuori pista di 2000 chilometri vi deve trovare preparati ad ogni evenienza, dal riduttore rotto alla balestra spezzata, mentre un itinerario più breve o su piste battute (dove per battute si intende un mezzo ogni tre quattro giorni!) porterà ad un notevole snellimento della lista dei ricambi vitali.

Da portare sono invece filtri ed olii, cinghie e manicotti, fusibili e lampadine, collanti e bulloneria, fil di ferro e camere d'aria, anche in caso di uso di tubeless. Conoscendo poi i punti deboli specifici del vostro mezzo porterete ricambi per i particolari che possono essere considerati a rischio. continua "Mini-guida per la preparazione di un raid in Sahara" (Pubblicato il 13 gennaio 2004)