Arte e cultura nell'ex gulag di Tito


Febbraio 2004. Goli Otok, Croazia, diventerà area naturale protetta, ma soprattutto una colonia di artisti e scrittori di tutto il mondo.

Arte e cultura nell'ex gulag di Tito Goli Otok, conosciuta anche con il nome di Isola Calva, è stato uno dei gulag per gli oppositori del regime di Tito. Ora potrebbe diventare un'area naturale protetta, ma soprattutto una colonia di artisti e scrittori di tutto il mondo. Questo è il progetto che spera di realizzare il Centro Multimediale di Fiume (Mmc). Secondo alcuni studiosi, dal 1949 al 1956, circa 30.000 prigionieri politici di tutte le etnie e minoranze della ex Jugoslavia passarono per le prigioni di Goli Otok, costretti ai lavori forzati. Quasi 4.000 vi morirono, per stenti e torture. Il penitenziario, dal 1956 venne destinato ad accogliere detenuti comuni, autori di crimini piu' gravi e fu definitivamente chiuso solo nel 1989. Il piccolo arcipelago, situato nel nord Adriatico a circa 80 km da Fiume, è oggi disabitato. I penitenziari e i numerosi stabilimenti, i cui resti ancora oggi si possono visitare, dovrebbero essere trasformati in padiglioni d'arte. L'associazione che lavora alla realizzazione del progetto vorrebbe portare a Goli Otok tre mila artisti, in particolare originari dai paesi dell'ex Jugoslavia e dell'Europa, inclusa l'Italia. Un modo per rendere omaggio agli ex detenuti, non dimenticare la storia, spezzare dei tabù attraverso l'arte proponendo anche una nuova visione del turismo in Croazia. (Pubblicato il 13 febbraio 2004)