Yemen


Da non perdere (sintesi)
Da non perdere al Khawkah, Kawkaban. Sono luoghi dal panorama fantastico e molto suggestivi. Qui molti bambini parlano un poco italiano. Vi accoglieranno e vi faranno visitare il paese in cambio di un regalo o un vostro souvenir o, ovviamente, qualche soldo. Bella Thula e Wadi Dhar. Visto che il mare è cristallino, potrete così saltare il soggiorno nel Mare Rosso. Sanaa. Vale da sola il viaggio nello Yemen e almeno tre giorni a spasso nell’atmosfera da mille e una notte di minareti, suk, muezzin e case a torre. La via dell'incenso. Dall’atmosfera fiabesca di Sanaa alle spiagge dell’Oceano Indiano attraverso i resti insabbiati dell’Arabia Felix, le dune "infuocate" del deserto, i grattacieli di fango di Shibam, le candide moschee di Tarim, il canyon lussureggiante e misterioso del Doan, scoprirete i tesori nascosti dello Yemen. Partendo da Sanaa toccherete nell'ordine: Barrakish (al mattino il bazar è un tappeto brulicante steso sopra le piazze. Fuori dalle mura si può visitare il museo nazionale, il mercato del qat, il ristorante Shazarwan sulla strada dello Sheba Palace e la Tea House 26 September, usuale ritrovo di intellettuali ben mimetizzati tra giornalai e mendicanti. Non è permesso proseguire oltre Barrakesh, per cui si torna al bivio e alla strada verso il deserto), le rovine di Marib (le più famose rovine dello Yemen, e i resti della leggendaria diga Maryab, più volte distrutta e una in meno ricostruita per fermare le acque del wadi Adhana e rendere la valle così rigogliosa da spingere i Romani a chiamarla Arabia Felix. Una breve sosta alla diga nuova, prezioso omaggio di un emiro petroliere, prima di arrivare, possibilmente al tramonto, ai templi dedicati a Bilqis ), Tarim (cittadina bianca famosa per le moschee, che dovrebbero essere una per ogni giorno dell'anno islamico), Shibam (antichissima, si dice fondata da un discendente diretto di Noè. I costruttori di Shibam furono i precursori dell'architettura a torre divenuta poi caratteristica di tutto il paese. Imperdibile il punto dominante, sulla città, al tramonto. Alcune rocce larghe e piatte consentono di sedersi comodamente con le gambe penzoloni nel vuoto e godersi il panorama della "Manatthan di fango". Fantastica anche al mattino)

Yemen (Pubblicato il 22 gennaio 2004)