Assaggi di Bretagna e Normandia: Seconda Parte

Poco prima di raggiungere Cap Fréhel, la strada attraversa il piccolo centro balneare di Saint-Cast-le-Guildo, dove noi, attratti dall’ennesimo cartello che proponeva cozze ad un prezzo veramente stracciato non abbiamo resistito alla tentazione… : Ker Marine è un piccolo locale in stile marinaro, con conchiglie e foto di fari alle pareti e sedie di legno azzurre, forse un po’ in contrasto con la pioggia battente che ticchettava sui vetri e dava al mondo esterno una patina di grigio uniforme. Piatto forte i moules a la crème, circa un chilo, serviti direttamente in un grossa pentola fumante nel cui coperchio si ammucchiano senza sosta un’enorme quantità di gusci. Da provare, rigorosamente accompagnati da una tazza di sidro locale.

St. Brieuc ha un piccolo centro storico pedonale con una cattedrale trecentesca che sembra più una fortezza, ma per il resto è una cittadina di medie dimensioni, generalmente tralasciata dalle rotte turistiche. Per raggiungere il centro si rimane invischiati nel traffico cittadino da cui alla fine ci si deve districare alla ricerca di un posteggio.

Qui termina la Bretagna Gallica, quella che risente maggiormente dell’influenza francese, ed inizia la Bretagna Bretone; la costa piega verso nord fino a Paimpol, dove inizia la Côte de granit rose, altro scenario imperdibile fatto di roccia e di mare.

Paimpol è un villaggio di pescatori, molto curato, con un piccolo porticciolo che si affaccia su un’ampia baia con una forte escursione di marea. Qui il resto del mondo sembra veramente lontano anni luce, e soprattutto è lontana la massa dei turisti italiani, praticamente mai incontrati!

Poco prima del paese si trovano le rovine dell’antica Abbazia di Beauport, che proprio quest’anno festeggia i suoi 800 anni di storia: il sito è tenuto con molta cura, ai piedi degli antichi pilastri che sostenevano le volte ora scomparse si trovano grandi vasi di fiori, che regalano al luogo una sensazione di piacevole serenità.

Trovandoci nella patria delle crêpes non potevano non assaggiarle: la Crêperie-Restaurant Morel, su una piazzetta adiacente al porto, è giustamente consigliata da molte guide. Il pasto consiste in due crêpes, una salata chiamata galette, a base di farina di grano saraceno, servita con insalata, e una dolce di farina bianca; all’interno di ci può mettere praticamente di tutto e quella dolce è spesso accompagnata da una pallina di gelato alla vaniglia. Unica bevanda raccomandata, nuovamente, il sidro.

Di fronte a Paimpol si trova la frastagliata Île de Bréhat, raggiungile con battelli che organizzano escursioni giornaliere attraverso il suo minuscolo arcipelago di scogli e fari. Ma, ancora una volta, dato il tempo veramente avverso, non valeva la pena visitare ciò che poi non saremmo riusciti a vedere.

Così, rendendoci conto che di questa costa frastagliata battuta delle onde e abitata dai gabbiani, di questi fari segnavia alle imbarcazioni, purtroppo la pioggia e la nuvole basse non ci avrebbero permesso di apprezzare praticamente niente, abbiamo invertito la rotta, abbandonando ogni proposito di raggiungere la “fine della terra” e dirigendoci verso la vicina Normandia. continua "Assaggi di Bretagna e Normandia"

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