Panama. Diario di Panamà


Inserito il: 29/04/2011 da Claudia Vagheggini
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Dopo una notte tranquilla interrotta solo dalla conversazione un po’agitata delle scimmie ci carichiamo i nostri zaini e ci prepariamo per attraversare l’isola e raggiungere i nostri amici che abbiamo conosciuto ieri sera,Rody e Katrin che tra una cerveza e l’altra ci hanno proposto di fare oggi un’escursione con loro in barca a Isla Bolano e dopo proseguire con loro fino a Boquet, dove loro sono diretti e noi avevamo intenzione di andare. Arrivati alla spiaggia c’era Henry il nostro capitano che ci ha caricato in barca e siamo partiti per quella che si sarebbe rivelata come una giornata fantastica. Mare splendido fino ad arrivare in una di quelle spiagge tipo cartolina con sabbia bianca, palme e quasi deserta. Mentre eravamo lì’ che facevamo il nostro meraviglioso bagno Henry ci ha chiamato perché stavano passando le balene!!! Siamo immediatamente saliti nella barca ed Henry ci ha fatto trascorrere venti minuti emozionantissimi a fianco delle balene.

Erano due,probabilmente la mamma e il piccolo,sono andati dritti per la loro strada senza nemmeno considerarci. Noi lì’ ad assorbirci tutta la loro energia. Una cosa incredibile!!!! Così enormi,sentirli respirare .proprio lì’ vicino a noi!!!! Chissà quanta strada dovevano ancora fare e dove stavano andando. Dopo questa scarica di adrenalina, abbiamo continuato a crogiolarsi al sole. Poi è arrivato il momento di ripartire e appena saliti in macchina con i ragazzi subito abbiamo avuto l’imprevisto: gomma bucata, ma con l’intervento di due abitanti di Boca Chica l’imprevisto e’ stato velocemente risolto ed in poco tempo ci siamo ritrovati di nuovo in macchina con destinazione Boquete.

Arrivati con l’aiuto dei ragazzi abbiamo trovato l’albergo con il proprietario italiano (Hotel Rebequet) e poi Rudy ci ha invitato a cena a casa dei suoi genitori. Senso di ospitalità’ che ritrovo sempre in questi luoghi. Persone semplici e meravigliose nella loro umanità. Cose normali ma che da noi sono diventate rare. La mattina appena svegli partiamo per l’esplorazione di Boquete che ci piace subito per la tranquillità e il clima estremamente gradevole. Ritroviamo Katrina e Rudy per un’ escursione nel Bajo Mono,attraverso un sentiero molto bello fino ad arrivare alla cascata di San Ramon!!! Questo e’ il luogo dove vive il quetzal, ma purtroppo non siamo riusciti a vederlo. Non e’ facile, lui e’ verde e qui e’ tutto verde, estremamente e totalmente verde. A cena stasera pizza. Ascoltare alla pizzeria a Mi Modo di Boquete “ Io penso positivo” di Jovanotti non ha prezzo.

Boquete e’ tanto turistica ci sono molti americani. Il posto e’ perfetto per de scansar, si cammina, ci si riposa, si beve un caffè. Domani e’ giornata di partenza. Salutiamo i Ngobe- Buglè, sono bellissimi nei loro abiti, qui il senso di appartenenza e’ forte e hanno un’identità culturale molto radicata. Bellissimo sapere di appartenere a qualcosa. Salutiamo Boquete concedendoci una cena al ristorante argentino per la gioia di Cosimo. La carne è buonissima.

Guardo il calendario scritto nella prima pagina del mio quaderno. Le pagine si stanno piano, piano riempiendo. Il tempo vola!!!!

Passano i giorni e si immagazzinano emozioni, sensazioni, odori e colori da portarsi dentro e rivivere con calma nella quotidianità di casa!!!

Al risveglio il nostro itinerario ci porta a Bocas del Toro. Da Boquete arriviamo a David dove ci caricano su un pullmino con destinazione quasi incerta. Attraversiamo la cordigliera e ci ritroviamo sull’Oceano Atlantico:Caraibi. Il pullman dopo circa cinque ore di viaggio ci lascia ad Almirante da dove con una barca arriviamo a Isla Colon. Poi ancora una barca che ci porta fino a Isla Bastimentos!! E’ l’isola più tranquilla e ci piace molto anche perché per dormire troviamo Tio Tom: sono palafitte e dormiremo direttamente sull’oceano.

La notte però mostra la caratteristica che ci accompagnerà per tutto il soggiorno qui a Bastimentos: la pioggia. Piove tutta la notte e la mattina si presenta incerta . Questo e’ il tempo nel Caribe e a noi viene un po’ da rimpiangere il caldo sole del Pacifico. Il pueblo di Bastimentos si chiama Old Bank. Parlano il criollo e sono tutti molto più colorati del resto di Panama:abbiamo trovato l’italiano anche qua. Marco di madre senese: il mondo e’ veramente piccolo!!!     continua "Panama. Diario di Panamà"

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