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Toraja di Sulawesi: il popolo senza morte


Inserito il: 28/09/2004 da Giovanni Mereghetti
Email: giovannimereghetti@tiscalinet.it
Sito web: http://www.viaggiatorionline.com/profile.asp?id=Giovanni+Mereghetti
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Gli ospiti partecipano alla festa offrendo doni di ogni genere: dal denaro, al riso, alla frutta o addirittura alle armi. Questo per permettere al defunto di raggiungere il Puya, cioè la nuova vita, con un minimo di averi personali. Dopo la cerimonia del grande sacrificio di bufali e maiali, i parenti indossano abiti di colore nero e si radunano attorno al feretro intonando litanie di accompagnamento al viaggio del defunto verso l’aldilà.

Un'altra fase importante di tutta la cerimonia è la realizzazione dell’effige mortuaria: il tau tau. Il tau tau, una specie di statuetta scolpita nel legno e vestita con i panni del defunto stesso, è l’espressione materiale più evidente del culto Toraja. Dopo un’accurata realizzazione affidata ad artisti locali, la “statuetta” aprirà il corteo funebre e accompagnerà il feretro durante tutte le fasi della cerimonia. Alla fine di tutti i festeggiamenti verrà posta sul balcone ai piedi della rupe con le braccia tese verso i visitatori in atteggiamento di supplica. Familiari e amici assicureranno offerte e sacrifici nel tempo; così facendo, un giorno potranno raggiungere il Puya e comunicare con il defunto.

Ogni tanto i tau tau vengono tolti dalle loro sedi per il restauro, il legno viene ridipinto e gli abiti laceri sostituiti, tutto questo in una cerimonia denominata “tomina”. Le tombe Toraja, disposte quasi sempre nella roccia, danno origine a cimiteri molto particolari; le statuette tau tau multicolore rendono l’ambiente teatrale e poco sacrale, tanto da far dimenticare il vero significato del luogo. Se muoiono “bambini senza denti”, il luogo di sepoltura viene ricavato nei tronchi degli alberi, questo perché sono considerati ancora puri e quindi proprietà della natura.

Da qualche anno, nei mesi estivi, arrivano turisti da ogni parte del mondo per assistere alle cerimonie funebri Toraja. Attorno a questo avvenimento è nata una vera e propria industria turistica; ovunque sono sorti alberghi e ristoranti, le agenzie turistiche si contendono i gruppi occidentali e giapponesi offrendo posti in “prima fila” per assistere ai riti religiosi o consigliando luoghi segreti dove avvengono strani episodi mistici legati alla morte.

Come altre etnie del nostro pianeta, anche i Toraja stanno pagando a caro prezzo l’invasione del turismo di massa occidentale. Per ora la raccolta del riso e le cerimonie funebri rimangono ancora i fatti salienti attorno a cui ruota la vita. Prossimamente sarà costruita una nuova strada che collegherà il Tana Toraja a Ujung Pandang; sarà la nuova via che percorreranno i grandi tour operator su lussuosi torpedoni e… che i Toraja percorreranno verso l’occidente.

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